venerdì 22 agosto 2008

Alcuni problemi con gli id composti e i valori di default con Hibernate

Stamattina, dopo aver passato due giorni a studiarmi il "paradigma di programmazione" per le GUI usato in sap (potrebbe tornarci utili, è uno interessante punto di riferimento a cui potremmo ispirarci), sono tornato a fare qualche esperimento con Hibernate.
In particolare ho continuato a giocare con le select e gli insert con le nostre classi POJO create per ORM.

Ho generato una pagina gsp di esperimento, con alcuni tasti gwt che usano una rpc, che "stimola" sue servizi lato server, uno per la ricerca delle classi (sempre "chiamata") e una per salvarla.
Nessun problema nella ricerca di chiamata, sia con il findall, il list, il find, i criteria, eccetera...
Bhe, in realtà ci sono dei problemi quando nel database ci sono dei null di troppo... ma è un problema correlato a quello che descvrivo qui in seguito.

Infatti nel momento dell'inserimento abbiamo trovati i primi problemi. Essendo il nostro database costruito con delle doppie chiavi primarie (ogni tabella ha un id, nemmeno numerico autoincrementale, come sarebbe meglio fosse, ma come stringa, correlato sempre ad un altro campo presente in ogni tabella "az" che fa riferimento ad una tabella, az), ogni volta che noi abbiamo una chiave esterna, questa chiave esterna è anch'essa costruita con due campi... e anche al tabella a cui facciamo riferimento ha un id primario composto. Questo comporta che nel ricavare i dati di uno di queste colonne, devo fare un doppio passaggio. Nella colonna ricavo l'id delal classe associata, nella quale ricavo poi l'id, che è quello che viee di fatto immagazzinato nella colonna stessa.
Ma all'atto dell'inserimento questo doppio passaggio non funziona. In pratica non riesco a memorizzare i campi se sono chiavi secondarie esterne... e questo ovviamente è un grosso problema. Il fatto è che non tutto il database è costruito in maniera perfetta, per esempio la tabella chiamata non ha riferimenti di chiave secondarie che puntano ad azienda, altre colonne sì... quindi il toll per il reverse enginering è andato un po' in pappa e non riesce a gestire in maniera completa queste doppie chiavi.
Il tutto dovrebbe risolversi attuando una modifica al database che già volevamo attuare, cioè eliminare totalmente tutte le chiavi primarie composte con quel campo az, che di fatto non serve a nulla. Era stato introdotto tempo addietro quando il programma doveva essere multiazienda, cosa che è stata in seguito abbandonata.
Non toglieremo nella tabelle il campo az (presente in tutte) e nemmeno la tabella az (per retrocompatibilità, alcune query presenti qua e là nel programma fanno riferimento a questa colonna), ma modificheremo tutte le chiavi primarie, facendole diventare uniche e non più composte (composte cioè dal solo campo id) e elimineremo ogni chiave secondaria esterna, in ogni tabella, che faccia riferimento ad az.

Stamattina mi sono accorto però di un nuovo problema... la generazione automatica delle classi di dominio POJO, usate da Hibernate, non ha tenuto conto dei valori di default impostati nel database... essendo in sql server sono impostate con delle costraint di questo tipo
ALTER TABLE [dbo].[chiamata] ADD DEFAULT ('N') FOR [libretto]
in questo caso la colonna libretto della tabella chiamata è impostata con un valore di default = N (tra l'alro la colonna ha come proprietà il poter accettare valori null).
In hibernate di fatto non esistono modi per specificare nel file di mapping delle classi i valori di default... esisterebbe ma non è portabile sui vari databasi, prchè bisognerebbe specificare il formato di colonna, diverso per ogni tipologia di database, qundi da evitare.
Di fatto, in una situazione del genere, se si vuole memorizzare nel database una classe di dominio per la quale non si specificano valori per un determinato fields, se questo accetta nel mapping valori null, hibernate lo inizializza automaticamente con null... infatti hibernate, quando deve memorizzare una classe sul database, nella query sql insert, specifica tutti i campi della classe stessa che nella proprietà del mapping abbiano insert=true
Ovviamente, se questa proprietà non viene specificata, hibernate automaticamente le popola con il valore null se la proprietà stessa l'accetta, o con al string avuota nel caso sia specificata not null
Questo significa che di fatto vengono ignorati i valori di default specificati nel database, perchè di fatto al database arriva una query con quei campi specificati... quindi inserisce quelli e non i valori che lui ha come default.
Se per esempio voglio forzare il database ad inserire i valori di dafault, dovrei fare in modo che hibernate non gli passi proprio quel campo... cosa possibile da fare, basta specificare insert=false



facendo così hibernate ignora il campo libretto, e il database, non ricevendolo nella query insert, lo inserisce con il valore di default
Così facendo però non è possibile inserire alcun valore... quindi se io volessi, all'atto della insert, specificare un valore per quella propietà, di fatto questa viene ignorata.

Nel nostro caso, in effetti, c'è un modo molto semplice per risolvere il problema... basta mettere nel costruttore della classe di dominio il valore di default, o nel mio caso, dato che per le classi di dominio che vengono utilizzate anche lato client gwt, devo costruire una determinata classe che viene poi serializzata ed usata nel passaggio dati nella rpc, dichiaro quel dato field con il valore di default, così facendo, anche se lato client non viene specificato alcun valore, di fatto hibernate lo riceve con il valore preimpostato e lo passa al database.

public class DatiChiamata implements IsSerializable {
public String id;
public String apertaDa;
public String tipoChiamata;
public String gradoDisservizio;
[...]
public String noteAssegnazione;
public String libretto = "N";
[...]
}

Nessun commento: